Il termine smart sta ad indicare un qualcosa di intelligente, e quindi un qualcosa che è un semplice esecutore e processatore di informazioni ma qualcosa di diverso e più elaborato.
Sviluppare un progetto smart significa creare un prodotto che prevede l’uso di tecnologie o soluzioni in grado di dare informazioni, scambiarle e condividerle con altri sistemi.
Con l’aumento della potenzialità della rete e l’affermarsi del paradigma denominato Internet of Things (Internet delle Cose, IoT) è sempre più facile incontrare oggetti di uso quotidiano rivisitati e arricchiti di dettagli e funzioni che li rendono smart (TV, elettrodomestici, etcetc).
Le nostre competenze ci portano a sapere creare e utilizzare ecosistemi in cui si debba far fronte alla presenza di tanti e diversi smart object all’interno di molteplici scenari.
Il già citato paradigma IoT può essere applicato ad una vasta gamma di settori andando ad aumentare le potenzialità presenti al loro interno.
Questo tipo di tecnologie possono essere sfruttate all’interno di molteplici contesti come quello automobilistico, dell’energia, dell’healtcare, del retail e della domotica.
In pratica si vanno a creare dei prodotti e servizi che grazie all’integrazione di diversi dispostivi e tecnologie vengono resi capaci di scambiarsi informazioni e generando azioni mirate e specifiche.
Con il termine Internet delle cose (o, più propriamente, Internet degli oggetti o IoT, acronimo dell’inglese Internet of things) si fa riferimento all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, dando loro la possibilità di essere identificabili e permettendo lo scambio, la collezione e l’utilizzo di diversi tipi di dati ed informazioni